Uguaglianza di genere: un’opportunità per l’economia e per il mondo finanziario

Mercoledì 10 ottobre, alle ore 17.00, Villa Negroni a Vezia ospita un evento organizzato da Swiss Sustainable Finance e aperto (gratuitamente) a tutti gli interessati.

Le disparità di genere costituiscono, come indicato dall’ONU nell’ambito dei Sustainable Development Goals per il periodo 2015-2030, uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica nonché alla lotta contro la povertà. D’altro canto, un maggiore coinvolgimento del mondo femminile a tutti i livelli dell’economia rappresenta, proprio anche per il mondo finanziario, una grande opportunità.

Alla conferenza organizzata da Swiss Sustainable Finance (www.sustainablefinance.ch) interverranno, in qualità di relatrici, la Prof. Paola Profeta dell’Università Bocconi di Milano e Mara Harvey, Head, Global UHNW Germany, Austria, Italy di UBS.
Seguirà un dibattito moderato da Vera Pellandini, giornalista RSI – Radiotelevisione svizzera, con la partecipazione, oltre alle relatrici, di Marialuisa Parodi (Chief Investment Officer, Soave Asset Management, Lugano) e Jo Andrews (Co-Founder & Director of Social Impact di Equileap, Amsterdam).

• Data: 10 ottobre 2018: 17.00 – 19.00
• Location: Villa Negroni, Vezia
• Contatto e informazioni: sustainablefinance.ch


Uomini e donne alla RSI

 

Alla RSI, i ruoli sono in linea con il principio delle pari opportunità e con una corretta rappresentazione dei generi? FAFTPlus e CORSI hanno preparato un primo sondaggio in merito alla rappresentanza femminile nei media. Partecipate!

Le questioni di genere sono da tempo una priorità per il Consiglio del pubblico (CP) della CORSI. Questo è anche è uno dei parametri fissi della griglia di valutazione che il CP applica nei monitoraggi dei programmi.
Negli ultimi anni il CP ha già trasmesso diverse segnalazioni alla RSI, ma ora desidera approfondire il tema con un’analisi più strutturata. Perciò, FAFT Plus e CORSI hanno elaborato un primo sondaggio sulle questioni di genere
Fate sapere la vostra opinione (basta un paio di minuti). Partecipate! Massima condivisione!

Partecipa al sondaggio


Progetto BPW - Mentoring@University

Cerchiamo donne con esperienze lavorative in vari ambiti che abbiano voglia di mettersi a disposizione di giovani studentesse e laureande per condividere con loro vissuti professionali e suggerimenti pratici.

Il progetto Mentoring@University, portato avanti da BPW (Business e Professional Women) Ticino sta avendo ottimi riscontri negli Atenei della Svizzera italiana (USI e SUPSI). Il Mentoring è una risorsa di scambio e crescita, fondamentale per giovani donne che prossimamente entreranno nel mondo del lavoro
Per questo siamo alla ricerca di “Mentor”. Cerchiamo donne con esperienze lavorative in vari ambiti che abbiano voglia di mettersi a disposizione di giovani studentesse e laureande per condividere con loro vissuti professionali e suggerimenti pratici.

Cosa è il Mentoring? 
Si tratta di uno scambio proficuo di esperienze e vissuti fra due persone definite come:
o Una persona professionalmente esperta (Mentor) e
o Una persona professionalmente meno esperta (Mentee)

Quali vantaggi porta il Mentoring?
La Mentee può trarre profitto dall’esperienza della sua Mentor per il proprio sviluppo professionale e a sua volta la Mentor sperimenta la trasmissione delle proprie conoscenze ed esperienze alla Mentee come un arricchimento personale

Quali temi possono essere trattati?
- Quali sono i primi passi da intraprendere per avviare una determinata carriera?
- Come prepararsi per affrontare al meglio l’inizio dell’attività professionale
- Come muoversi un ambiente di lavoro a dominanza maschile
- Come negoziare le proprie condizioni salariali?
- Come conciliare gli impegni famigliari con quelli professionali?
- …

Qual è l’investimento temporale?
Un percorso di Mentoring “completo” si svolge sull’arco di 3-4 incontri, della durata di ca. 1h ciascuno, all’interno di un lasso temporale di ca. 2-4 mesi

Esperienze richieste?
Esperienza pluriennale in vari ambiti professionali e voglia di condividerla con giovani donne che si apprestano a fare il loro ingresso nel mondo del lavoro

Se vi interessa il progetto e soprattutto vi attira l’idea di poter sostenere giovani studentesse dando loro consigli e suggerimenti per entrare preparate nel mondo del lavoro e per affrontare al meglio le sfide che incontreranno, allora vi aspettiamo.

Per informazioni ed adesioni potete prendere contatto con
Beatrice Engeler
beatrice.engeler@hotmail.com
Tel. 079 475 07 46


Le donne che leggono sono pericolose

Donne che leggono, donne che scrivono e donne che fanno libri sono loro al centro del festival letterario Piazzaparola, a Lugano dal 24 al 28 ottobre.

La letteratura torna protagonista a Lugano, con il festival Piazzaparola. E lo fa entrando in una delle piazze più interessanti per la vita culturale della città: la Hall del LAC, spazio ormai assurto a nuovo luogo di ritrovo e di incontro per tutti gli appassionati di cultura. L’ottava edizione, dal titolo “Emma e le altre. Le donne che leggono sono pericolose”, si tiene dal 24 al 28 ottobre 2018 e come da tradizione punta a rivisitare e reinterpretare a più voci un classico della letteratura. Quest'anno è la volta di Madame Bovary, il personaggio nato nel 1857 dalla penna di uno dei più grandi romanzieri europei di tutti i tempi, Gustave Flaubert.

Piazzaparola torna e per la sua ottava edizione propone dunque un classico tutto al femminile: Madame Bovary. Un classico riletto e reinterpretato a più voci dalle ospiti e dalle protagoniste del Festival letterario che vedrà dialogare e alternarsi tra loro scrittrici, editrici, giornaliste, saggiste, poetesse, e storiche. Insieme a loro riscopriremo l'eroina romantica per eccellenza e ascolteremo la produzione letteraria più recente della Svizzera tedesca, francese e romancia. Donne che leggono, donne che scrivono e donne che fanno libri sono loro al centro di Piazzaparola 2018, donne pericolose e irriverenti. E sono nell'ordine: Daniela di Sora, Isabella Bossi Fedrigotti, Anna Felder, Silvia Vegetti Finzi, Eveline Hasler, Daria Galateria, Noëmi Lerch, Dacia Maraini, Silvana Lattman, Marta Morazzoni, Simone Müller, Sandra Petrignani, Noëlle Revaz, Leta Semadeni, Patrizia Valduga. Non mancano del tutto le voci maschili, quelle di Alberto Mario Banti e di Paolo di Paolo.


Donne e presenza nelle Istituzioni politiche

Il 23 agosto scorso il gruppo Agenda Politica 54 ha inviato a tutti i presidenti e segretari dei partiti rappresentanti nell'arco parlamentare una serie di raccomandazioni volte ad assicurare l'equa rappresentanza femminile nelle candidature, nelle liste e nelle attività mediatiche, in vista della prossima campagna elettorale.

 

Leggi qui (PDF)


Unisciti a noi, entra a far parte di FAFTPlus

 

Vi rattrista che vostra figlia guadagni meno del suo collega pur svolgendo lo stesso lavoro e pur avendo la stessa formazione? Pensate che non sarebbe male avere più donne nei posti chiave e anche in politica, per una corretta rappresentazione della realtà e per una maggiore efficienza?

Vi dispiace che vostro figlio non abbia ottenuto un contratto a tempo parziale dopo la nascita del suo primogenito? Ricordate con amarezza le richieste cadute nel vuoto della vostra compagna che, dopo la maternità, desiderava un orario di lavoro flessibile? Vi piacerebbe che nel vostro comune ci fosse una mensa scolastica e che vostro fratello, neo papà, potesse usufruire del congedo di paternità?

La Federazione delle Associazioni Femminili Ticino (FAFTPlus) è impegnata a trovare soluzioni per questi e altri problemi legati alle pari opportunità fra uomini e donne e per tradurre in pratica l’articolo costituzionale che sancisce la parità di fatto tra donna e uomo in tutti gli ambiti. Si impegna inoltre per l'eliminazione delle discriminazioni salariali e professionali, per misure concrete che favoriscano la conciliabilità lavoro-famiglia per tutti, per promuovere la presenza femminile nei media, in politica, fra i quadri e nei luoghi dove si prendono le decisioni che riguardano la collettività.

Un impegno iniziato sessant'anni fa, nel 1957, quando la FAFT è stata fondata con lo scopo di raggruppare associazioni femminili e donne attive in ambito politico, sociale e culturale, per rivendicare il diritto di voto e di eleggibilità. Nel 1997 ha fondato il Consultorio giuridico “Donna e lavoro” che offre consulenza e assistenza legale su problematiche riguardanti il lavoro. Considerati i cambiamenti di priorità decisi a livello federale, il Consultorio si trasformerà in un centro di competenze per concretizzare la conciliabilità famiglia-lavoro.

Nel 2015 FAFT è diventata FAFTPlus per accogliere enti, associazioni e socie/i singoli, uomini e donne, che condividono i suoi scopi e i suoi obiettivi. Alla fine dello scorso anno, tre uomini sono entrati in comitato perché FAFTPlus è convinta che la questione della parità e della conciliabilità non è più una questione solo femminile.
Se anche voi la pensate così, se anche voi pensate che l'eliminazione delle discriminazioni di genere sia un tassello importante per una società più giusta, se credete che le donne debbano partecipare di più alla vita sociale, politica ed economica, se siete convinti che le esigenze delle giovani famiglie vadano ascoltate, vi invitiamo ad aderire a FAFTPlus. Abbiamo bisogno anche di voi, perché crediamo che la diversità sia una ricchezza e assicuri scelte più efficaci, ma anche perché assicurando le pari opportunità si migliora la qualità di vita di tutti, uomini e donne.

Aderisci


#Enough18!

Nonostante la parità salariale sia sancita dalla legge da 37 anni, nulla è cambiato. Le donne continuano a guadagnare mediamente un quinto meno degli uomini, a parità di formazione e responsabilità. Ecco perché bisogna più che mai essere presenti alla manifestazione nazionale per la parità salariale e contro le discriminazioni, che si terrà a Berna il prossimo 22 settembre.

Informazioni presso il Segretariato FAFT: scrivi a info@faftplus.ch o telefona +41 (0) 91 950 00 88


Superare la separazione dei ruoli, la politica accompagni la società

 

Nel 2018, impegnarsi per la parità di fatto tra donne e uomini non significa più soltanto rivendicare l’eliminazione delle innumerevoli discriminazioni, che pur resistono e sono dure a morire. Oggi si tratta di costruire le condizioni affinchè le donne possano partecipare alle decisioni economiche e politiche e contribuire a creare ricchezza.

Bisogna cioè insistere perchè la politica accompagni ciò che la società già chiede: superare la rigida separazione dei ruoli che vede le donne prioritariamente destinate al lavoro di cura e gli uomini a quello remunerato.
Qualsiasi sforzo politico volto a migliorare la conciliabilità lavoro-famiglia va esattamente in questa direzione e per questo ci siamo profilati con grande convinzione per il SI nella campagna referendaria sulla manovra fiscale-sociale.

L’orgoglio di un Comune che riesce a organizzare il servizio di mensa scolastica, come abbiamo letto pochi giorni fa di Riviera, o introduce il congedo di paternità, sperimenta il tele lavoro o il Bilancio di Genere, solo per citare alcuni degli esempi virtuosi dell’ultimo anno, è un grimaldello potentissimo: riesce a scardinare la mentalità di chi non si è ancora accorto che le coppie di genitori che lavorano, quando sono sostenute da una rete di strumenti efficaci per la conciliabilità, liberano una forza propulsiva e un potenziale economico e sociale formidabile.
Anche dalle imprese arrivano segnali incoraggianti: oltre la metà di quelle che hanno risposto all’ultima inchiesta congiunturale della Camera di Commercio è disposta a valutare un congedo paternità flessibile di quattro settimane; la stragrande maggioranza sta sperimentando forme di gestione degli orari di lavoro coerenti con bisogni e desideri delle e dei dipendenti.

Il mercato del lavoro, infatti, oltre a poter contare su donne sempre più formate, vede già arrivare una generazione, maschi e femmine, che considera priorità assoluta l’equilibrio tra vita professionale e vita privata, magari nemmeno in quest’ordine.
Con l’entrata in vigore delle misure sociali, la conciliabilità famiglia-lavoro maturerà come concetto e come prassi nel nostro Cantone.

FAFTPlus continuerà ad impegnarsi affinchè, sistemando questo tassello, le donne riescano a liberare energie per contare di più nella nostra economia e nella nostra vita politica. Devono poter godere di pari opportunità nelle scelte personali, formative e professionali. Devono poter essere giudicate in base ai risultati del proprio lavoro e non secondo un’obsoleta percezione del loro ruolo. Devono poter scegliere di formarsi in qualsiasi settore le aggradi sapendo che c’è posto e c’è modo. Anzi, ce n’è bisogno, per migliorare la vita di tutti.

Comitato FAFTPlus (Federazione Associazione Femminili Plus)
28 maggio 2018

Pubblicato LA REGIONE, 8 giugno 2018

 


Un video a favore del congedo paternità

Il Consiglio federale ha respinto il congedo paternità. Senza se e senza ma. Allora fai sentire la tua voce con un piccolo video come questo e invialo a info@vaterschaftsurlaub.ch, indicando nome, età e professione.

Per informazioni, consulta la pagina dell’Alleanza delle Società femminili svizzere

 


Il ruolo delle Associazioni - TDM 2018

Ticino Donna Management 2018

Il ruolo delle Associazioni - Come in tutto il mondo, anche in Svizzera le associazioni femminili hanno svolto e svolgono un ruolo fondamentale per la promozione della parità.

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