Il Museo comunale d’arte moderna di Ascona, fino al 12 ottobre, ospita “Flowers of my desire”, la prima mostra in Svizzera dell’artista portoghese Joana Vasconcelos, tra le voci più autorevoli della scena artistica contemporanea. La rassegna a carattere antologico, curata da Mara Folini e Alberto Fiz, propone trenta opere tra installazioni, lavori a parete, dipinti, disegni, video e libri che ripercorrono le fasi salienti del suo percorso creativo, dall’inizio degli anni Novanta ad oggi.

Un articolo pubblicato sul settimanale “Azione” descrive così le sue opere: “Sebbene deliberatamente spettacolari, ampollose e dall’incisività estetica fuori dal comune, le creazioni di Vasconcelos affrontano tematiche importanti, spesso spinose e controverse, legate all’identità femminile, al consumismo e alla memoria collettiva. La loro frivolezza è solo apparente poiché l’ironia e l’ambiguità con cui ci vengono presentate, in un gioco ben riuscito di disputa tra gli opposti, agisce come potente dispositivo di smascheramento sociale. L’artista smantella così convenzioni, credenze e luoghi comuni, demolisce stereotipi e tabù con il preciso obiettivo di osteggiare ogni forma di autoritarismo, di discriminazione e di emarginazione”.

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(Opera di Vasconcelos a Porto, foto Wikipedia)

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