Nel 2025 ricorre il 250esimo anniversario della nascita della scrittrice britannica Jane Austen che, con soli sei romanzi ha saputo conquistare generazioni di lettrici e sì, anche di qualche lettore. Ridurre la sua opera al semplice “romanzo rosa” è ingiusto e limitante. Nelle sue pagine troviamo infatti ironia, critica sociale e una sorprendente modernità, nonché il seme di un pensiero che potremmo definire femminista.

Le eroine dei suoi romanzi rivendicano infatti autonomia di giudizio, libertà di scelta e dignità personale in un mondo che spesso le voleva mute e passive Celebriamo dunque Jane Austen come voce che ha aperto spazi di riflessione e di emancipazione che ancora oggi ci servono e ci ispirano. L’autunno è il momento perfetto per riscoprire (o scoprire per chi non li ha mai letti) i suoi romanzi, a partire da “Ragione e sentimento”, “Orgoglio e pregiudizio“, “Emma” ecc.

Il secondo suggerimento di lettura di questo mese è “La seminatrice di coraggio” di Antonella Desirèe Giuffrè (edizioni Tre60). Ecco la trama. Sicilia, prima guerra mondiale. La giovane maestra Maria Roccaforte lascia il suo paese sul mare di Ragusa per sposare Pietro, un ricco proprietario terriero del borgo di Bonaventura, sui Monti Iblei. Quando suo marito parte per la Grande Guerra, resta sola a gestire la casa e i campi. A Palermo conosce Sofia Bisi Albini, la fondatrice della Federazione nazionale delle Seminatrici di coraggio, che porta notizie dal fronte alla popolazione e invia lettere di consolazione ai soldati. Diventata seminatrice, Maria inizia una fitta corrispondenza con il soldato Marcello Elia, che le scrive lettere disperate dal fronte del fiume Isonzo. Ma cosa le succederà una volta finito il conflitto?

(Foto Wikipedia)

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